Emiliano, 36 anni, da 6 accompagnatore per donne di professione, si racconta:
“Ero un ragazzo normale e, come tanti, avevo un lavoro che non mi realizzava personalmente ma mi permetteva solo di pagare le mie spese. Volevo fare qualcosa che mi interessasse davvero e che allo stesso tempo mi divertisse. Allontanare la noia è per me fondamentale. Ma all’epoca non avevo ancora messo a fuoco cosa volessi realmente. Ho iniziato provando a fare il modello e un giorno, durante un booking fotografico una signora della produzione mi ha preso da parte e mi ha detto che sarei stato perfetto come accompagnatore per donne e mi ha suggerito di iniziare con lei. Mi sono detto “perchè no, proviamo” e ho accettato il suo numero di telefono. Il giorno dopo mi sono presentato a casa sua. Quindi è iniziato tutto per caso ed è andata benissimo. Dopo la prima settimana di lavoro ho scoperto che questo mestiere non è quello che tutti immaginano … ma c’è molto di più!
Tra la gente comune, ma anche all’interno del settore stesso, c’è la credenza diffusa che un accompagnatore eterosessuale abbia meno successo rispetto ai gigolò bisessuali o gay. In realtà, non c’è necessariamente bisogno di avere tante clienti per avere successo, ma occorre che siano clienti giuste e costanti negli incontri, quindi fare in modo che esse ritornino. Le mie clienti sono generalmente donne dai 30 anni in su, molte sono divorziate, alcuni sposate. Le richieste più comuni riguardano cene in ristoranti di lusso e aperitivi di lavoro. Ma alcune mi portano a compleanni, cene di famiglia, matrimoni in cui interpreto il ruolo di un fidanzato. Ed è la parte più divertente.
Occorre saper interpretare vari ruoli e non basta essere belli o attraenti, ma c’è bisogno di buone doti comunicative, della capacità di prendere il comando di entrare nel personaggio e di essere disponibili alle richieste. Questo è il modo per guadagnare la fiducia delle clienti. Vi racconto un aneddoto. Ho avuto una cliente, di circa 40 anni, che dopo avermi incontrato mi ha confidato di avermi scelto perchè fisicamente le ricordavo il protagonista maschile del film ” Twilight ” e che l’obiettivo del suo incontro era ricreare alcune scene del film, che lei adorava. Mi ha colto totalmente impreparato perchè sapevo poco di quel film. Così mi sono messo “a studiare”, ho visto e rivisto le scene che lei mi ha indicato e al successivo incontro abbiamo impersonato Bella Swan e Edward Cullen, abbiamo scattato molte fotografie ricordo: lei ha realizzato il suo sogno e io mi sono divertito molto. Questo film mi ha portato fortuna, perchè la signora è diventata una delle mie clienti più assidue”.
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