Carlo era un accompagnatore esperto, ma c’era una cosa che proprio non padroneggiava: lo sci. Quando la sua cliente Elena lo assunse per un weekend in montagna a Gennaio, Carlo decise di accettare, certo che “un po’ di neve” non avrebbe messo in discussione la sua professionalità. Peccato che le montagne innevate fossero molto meno indulgenti di quanto immaginasse…
L’arrivo in alta quota:
Elena era un’appassionata di sci e non vedeva l’ora di sfrecciare sulle piste. Carlo, invece, si presenterà al noleggio sci con una sicurezza assolutamente mal riposta. “Questi andranno bene”, disse, afferrando gli sci più lunghi disponibili, senza nemmeno sapere cosa significassero i numeri accanto agli attacchi.
La prima gaffe arrivò subito: cercando di agganciare gli scarponi agli sci, Carlo inciampò su se stesso e cadde rovinosamente sul tappeto di partenza, facendo scivolare via una fila di sciatori dietro di lui come tessere del domino. Elena, ridendo ma visibilmente imbarazzata, gli lanciò un: “Forse è meglio partire dalla pista per principianti.”
L’inevitabile primo disastro:
Dopo qualche minuto di tentativi, Carlo finalmente si mosse. O meglio, rotolò. Scendendo lungo la pista verde – con la stessa grazia di un sacco di patate lanciato da un pendio – Carlo perse il controllo e finì dritto in un mucchio di neve fresca. La sua giacca, originariamente blu, era ora bianca come il paesaggio.
Elena, divertita ma solidale, gli disse: “Forse lo sci di fondo è più adatto a te…” Carlo rise, cercando di mascherare il suo imbarazzo con una battuta: “Sto solo testando la morbidezza della neve!”
La pausa in baita:
Riconoscendo che lo sci non era il suo forte, Carlo decise di recuperare terreno sulla parte conviviale. In baita, ordinò per Elena una cioccolata calda con panna e per sé un bombardino, deciso a mostrarsi almeno un esperto in gastronomia montana. Peccato che, nell’entusiasmo, finì per rovesciare metà del bombardino sulla propria sciarpa.
“Eleganza a prova di neve,” ha commentato Elena ridendo, ormai abituata ai piccoli disastri del suo accompagnatore.
Il riscatto finale:
Nonostante tutto, Carlo aveva una qualità indiscutibile: sapeva trasformare qualsiasi situazione in un ricordo divertente. Al termine della giornata, proponiamo a Elena una passeggiata al tramonto, mostrando un lato di sé più romantico e rilassato. Le raccontò storie buffe delle sue altre avventure lavorative, facendola ridere fino alle lacrime.
Elena suggeri che la prossima avventura insieme sarà una serata con birra ed una pizza in totale relax
Elena ha concluso il weekend con un sorriso: “Carlo, non diventerai mai uno sciatore professionista, ma sei senza dubbio l’accompagnatore più simpatico che abbia mai conosciuto.”